Organo affascinante, tuttofare e instancabile: se fosse un uomo sarebbe quello perfetto!

Difficilmente si sente dire ho “mal di fegato” perché il fegato è molto raro che si lamenti direttamente con noi, spesso anche quando è malato. Ecco per questo aspetto,  più che all’uomo perfetto,  potremmo paragonarlo alla massaia di casa che, anche in stato febbricitante, continua a lavare, stirare e cucinare per tutti senza fiatare.

Tutto questo però non ci autorizza a non occuparcene, anzi!

Trattandosi della ghiandola più grande dell’organismo in stretta connessione (come in matrimonio) con l’apparato gastrointestinale, è doveroso far luce sulla sua importanza.

Posizionato nella parte destra dell’addome sotto al diaframma, per 2 kg di peso, svolge senza sosta complessi compiti . Da qualche tempo si parla di asse intestino-fegato proprio perché comunica con l’intestino tramite  dotto biliare e vena porta, una delle autostrade più trafficate del corpo umano.

Tra le numerose funzioni del fegato, ecco le tre più prodigiose:

–Filtro: è risaputo che sia un importante filtro ma è ben più di una fitta retina che non lascia passare sostanze indesiderate. Ha la capacità di neutralizzare l’alcol così che non diventi tossico per il corpo (non più di una decina di grammi all’ora pari ad un bicchiere di vino o una lattina di birra, andiamoci piano quindi!) ed è sempre da qui che passano i farmaci assorbiti,  per cui è sempre lui che si deve smazzare i loro  effetti collaterali (vedi l’abuso comune di analgesici). Il fegato, inoltre, ospita le cellule di Kupffer cioè cellule immunitarie (macrofagi) che inghiottono i detriti presenti nel sangue in entrata, facendo piazza pulita di ciò che incaglierebbe il corpo come quando si impantana un motore.

–Deposito: come un magazzino stocca il glicogeno cioè catene della fonte d’eccellenza di energia del nostro corpo, il glucosio. Generosamente il fegato rifornisce di glucosio tutti gli organi quando ne hanno bisogno, basti pensare che durante la notte è sotto sua responsabilità mantenere costante la glicemia. In più fa da giacenza anche alla vitamina B12  fino a ben due anni, vitamina essenziale nella produzione di globuli rossi e alla quale vegetariani e soprattutto vegani devono prestare particolare attenzione per non incorrere in carenze (anche se la vitamina B12 può essere prodotta dai nostri batteri intestinali, quella che riusciamo ad assimilare deve essere assunta da alimenti di origine animale).

–Fabbrica: produttore di bile, la concentra in un serbatoio detto colecisti che viene spremuto ogni volta che mangiamo qualcosa di particolarmente grasso. La bile fa la stessa cosa di quando prepariamo in casa la maionese, emulsiona i grassi presenti in un pasto in modo tale da disperderli nell’ambiente acquoso dei succhi digestivi e renderli più facilmente manipolabili ed assorbibili. La bile però non è il suo unico prodotto, si occupa anche di fabbricare trigliceridi e colesterolo. Cosa succede però se continuiamo a mangiare al di sopra delle nostre capacità di smaltimento? Succede che il fegato diventa come un filetto di carne avvolto nel lardo, più grosso di prima e ricoperto da uno strato bianco (di grasso appunto) che all’esame ecografico risulterà brillante. Questa volta non si tratta di un diamante ma di un fegato infarcito, il fegato cosiddetto grasso o steatosico, che non è assolutamente da sottovalutare.

Se ne potrebbe scrivere per pagine… il fegato parla con tutti, addirittura con le “lontane” emorroidi  attraverso il circolo portale. Dialoga anche con i batteri intestinali che tante volte fanno i suoi supplenti quando non riesce più a star dietro a tutto. Ed è per questo che, al posto di ricorrere a diete detox dell’ultimo minuto o rimedi cosiddetti purificanti, è di necessaria importanza tenere in ordine l’intestino e preservare il fegato perché senza il suo prezioso aiuto è una vita di gonfiori, digestioni lente e sonni disturbati.

Fai felice il tuo intestino e il tuo fegato!

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